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CCNL Funzioni Locali: resoconto della trattativa con le OO.SS.

Continua il confronto tra le Parti sociali per il rinnovo del contratto di settore

Il 22 maggio 2025 si è tenuto l’incontro tra le sigle sindacali e l’Aran per la prosecuzione del tavolo negoziali finalizzato al rinnovo del contratto collettivo nazionale Funzioni Locali per il triennio 2022-2024. 

In apertura, l’Aran ha sottolineato che viste le novità del DL PA, il quale prevede una possibilità di integrazione del fondo del salario accessorio, sia possibile superare le posizioni espresse sulla carenza delle risorse per il contratto nazionale. 

Le Organizzazioni sindacali invece hanno illustrato le importanti criticità applicative e la disomogeneità dell’impatto della norma sugli Enti, in quanto esclude Camere di Commercio, Enti Regionali, Unioni dei Comuni, Consorzi e ASP, e non è applicabile agli Enti “non virtuosi”.  Inoltre, ritengono che in presenza di risorse per il rinnovo del contratto, queste andrebbero destinate a tutti i dipendenti tramite il tabellare. 

Infine, a parere delle stesse sigle, finché il Governo non destinerà risorse direttamente al rinnovo contrattuale, non sarà possibile ridurre il gap che sussiste tra il comparto Funzioni Locali e gli altri comparti del pubblico impiego. 

Dunque, in conclusione, le OO.SS. lamentano che molte delle loro proposte siano rimaste inevase, come in tema di: 

– inquadramento di tutte le Educatrici e delle Insegnanti nell’Area dei Funzionari;

– superamento dell’Area degli Operatori;

-inserimento di un’Area delle Elevate Professionalità;

– superamento delle problematiche connesse al festivo infrasettimanale;

– pagamento delle indennità durante le giornate di ferie. 

Il confronto riprenderà nella giornata del 10 giugno alle ore 11.00.

Testo Unico delle imposte indirette: il CdM approva, in esame preliminare, il decreto legislativo

È stata resa nota l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri di un decreto legislativo, in esame preliminare, che introduce il Testo unico delle disposizioni legislative in materia di imposta di registro e di altri tributi indiretti (Presidenza del Consiglio dei ministri, comunicato 26 maggio 2025, n. 129).

Questo provvedimento si inserisce in un contesto di razionalizzazione e semplificazione del sistema fiscale, in attuazione della Legge delega 9 agosto 2023, n. 111, che ha come obiettivo principale quello di rendere più efficiente la normativa tributaria, riducendo la frammentazione e l’eterogeneità delle disposizioni attualmente vigenti.

 

Il Testo unico ha l’obiettivo di raccogliere in modo sistematico le norme vigenti riguardanti l’imposta di registro e altre tipologie di tributi indiretti, abrogando i numerosi provvedimenti attualmente in vigore che disciplinano tali materie.

 

Le disposizioni incluse nel nuovo Testo unico coprono vari ambiti, tra cui:

  • imposta di registro;

  • imposta ipotecaria e catastale;
  • imposta sulle successioni e donazioni;
  • imposta di bollo;
  • imposta di bollo per attività finanziarie oggetto di emersione;
  • imposta sul valore delle attività finanziarie estere;
  • imposte sostitutive e agevolazioni attinenti all’imposta di registro e agli altri tributi indiretti diversi dall’IVA.

L’introduzione del Testo unico, dunque, faciliterà l’interpretazione e l’applicazione delle norme, riducendo il rischio di ambiguità. 

CCNL Consorzi di Bonifica: siglato l’accordo per il rinnovo economico

L’accordo prevede aumenti retributivi da erogarsi a luglio 2025 e a gennaio 2026. Ulteriori novità in materia di classificazione del personale e congedi

Le OO.SS. Fai-Cisl, Flai-Cgil e Filbi-Uil hanno reso noto, mediante comunicato stampa del 22 maggio, che nella giornata del 21 maggio è stato siglato l’accordo di rinnovo relativo agli aspetti economici del CCNL Consorzi di Bonifica e del miglioramento fondiario relativo al biennio 2025-2026. L’accordo completa il percorso avviato con il precedente accordo del biennio 2023-2024.

 

Per quel che riguarda la parte economica, l’accordo prevede un aumento retributivo sul biennio del 5,2% in due tranches:
– la prima tranche del 3% sarà corrisposta dal 1° luglio 2025;
– la seconda tranche del 2,2% dal 1° gennaio 2026.

Le percentuali sopra indicate si aggiungono all’ulteriore 5,2% ottenuto nel biennio precedente, tant’è che l’aumento totale complessivo è pari al 10,4% per il quadriennio 2023-2026. 

Le altre novità sono relative alla classificazione degli operai, con l’introduzione di miglioramenti, l’ampliamento delle tutele per il personale avventizio a partire dal riconoscimento del 3° elemento per le ore di lavoro straordinario. Vengono ampliati anche i giorni di congedo per eventi e cause particolari; viene riconosciuto il congedo straordinario per matrimonio, oltre al riconoscimento di un premio di continuità di servizio per i lavoratori che nell’arco di 3 anni hanno lavorato almeno 450 giornate.